Caratteristiche dell’ippocastano
Ippocastano: è un albero maestoso (30 m) con chioma molto fitta ed espansa, grossi rami e corteccia scura screpolata. Le foglie, dotate di lungo picciolo, sono composte da 5-7 foglioline obovate, dentate di colore verde scuro. In primavera compaiono i fiori, bianchi, punteggiati di giallo e rosso, raccolti in grappoli vistosi. Il frutto è una capsula verde spinosa contenente uno-due grossi semi marroni. Originario dell’Asia, è molto diffuso in ambiente collinare e pedemontano fino a 1.000 metri di quota, ma molto sensibile all’inquinamento ambientale; spesso è coltivato come pianta ornamentale.
E’ chiamato anche castagno d’india o castagno dei cavalli.
se ne utilizza la corteccia dei rami, le foglie, i semi, assai simili alle castagne ma di dimensioni più grandi, raccolti maturi in autunno, pelati e lasciati essiccare al sole.
Proprietà dell’ippocastano
E’ ricco di tannino, è febbrifugo e vasodilatatore.
Impiego dell’ippocastano
Sotto forma di alcolato, di decotto (ha sapore particolarmente amaro) e di vino viene usato per disturbi della circolazione; allo scopo è utile anche il decotto aggiunto all’acqua del bagno. Per uso esterno viene utilizzato l’unguento per varici, emorroidi e geloni. Contro la couperose si utilizza il filtrato del decotto di frutti privati della scorza. La farina dei frutti, mescolata a farine di mandorle dolci, avena e olio, è un’ottima pasta per massaggiare le mani sciupate.
Avvertenze sull’uso dell’ippocastano
Somministrare l’ippocastano solo dietro prescrizione medica. Mai consumare la scorza e la corteccia dei frutti e semi freschi perché sono tossici.
Curiosità sull’ippocastano
La tradizione consiglia di tenere in tasca i frutti dell’ippocastano per allontanare il raffreddore.
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Naturopata Guglielmo Carbone
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